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Le spiagge del Veneto ed il primo tepore della primavera 2014

Assalto alle spiagge In 80 mila sul litorale Primi bagni in mare
Tanti i pendolari a Sottomarina, Jesolo, Caorle e Bibione Code e rallentamenti in uscita a Caposile e sulla Romea

di Alessio Conforti

bibione_spiaggia_stewardSole e voglia di mare, pendolari all’assalto della costa veneziana. È bastato un clima ultra primaverile, con l’atteso allungamento delle giornate grazie al cambio dell’ora, per convincere migliaia e migliaia di persone da tutto il Veneto a mettersi in strada verso le località balneari della costa veneziana, con i primi rallentamenti registrati già dalle prime ore del mattino. La giornata di ieri, da Bibione a Sottomarina, ha rappresentato un primo test importante in vista delle prossime festività pasquali.

Una domenica che di fatto ha riempito le spiaggie di giovani e famiglie alla ricerca di una giornata di relax sulla sabbia, baciata da un sole che con oltre venti gradi ha suggerito a molti di esibire i primi costumi, con relativa ricerca della prima tintarella. Addirittura i più impavidi si sono spinti ad ad azzardare il primo bagno dell’anno. Tanti i giovani diretti a Sottomarina, in attesa di assaggiare le feste estive che riempiono l’arenile con i migliori dj del momento. A Caorle il centro storico è stato caratterizzato per tutto il giorno da un lungo via vai di gente, con tanti pendolari che hanno fatto la spola tra la spiaggia e la splendida passeggiata sul lungomare. Buono l’afflusso anche ad Eraclea, dove sono iniziati i lavori di ripascimento dopo le mareggiate invernali.

Prova superata anche per Bibione, raggiunta per qualche ora da numerosi ospiti anche dal vicino Friuli. Il clou delle presenze si è registrato comunque a Jesolo, dove sono aperti venticinque hotel e una quindicina di chioschi, senza dimenticare le numerose attività in via Bafile come ristoranti, pizzerie e gelaterie, che ieri hanno lavorato a pieno regime per tutta la giornata.

Proprio come i locali di tendenza e della movida. L’apertura delle restanti attività è prevista per le prossime settimane, tutte comunque entro l’inizio della Pasqua. «I segnali sono molto positivi», ha detto ieri il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia, «visto che la città è stata popolata da circa 70mila persone, sicuramente un successo proprio come avvenuto due settimane fa».

Sempre a Jesolo, in mattinata, si è svolta la camminata equestre in spiaggia con 50 cavalli che hanno percorso l’intero arenile. Nel pomeriggio, invece, spazio al flashmob dell’abbraccio con circa 250 persone in piazza Marconi, dove gli organizzatori si aspettavano una maggior partecipazione. Importanti, infine, i disagi al traffico in uscita dalle località, con code e rallentamenti registrati nei principali nodi viari, soprattutto in prossimità di Caposile, lungo la Treviso Mare e sulla Statale 14.

Code come sempre anche in uscita da Sottomarina dove durante la giornata sono arrivati migliaia di pendolari.

da nuovavenezia.gelocal.it

Da Bibione a Sottomarina : Polizia per le spiagge venete ?

Vacanze sicure al mare in arrivo 290 rinforzi
Incontro a Venezia tra il prefetto e i sindaci della costa in vista dell’estate Chiesta particolare attenzione al contrasto dei venditori abusivi in spiaggia

di Giovanni Cagnassi

bibione_barrieraRinforzi di polizia, i sindaci del litorale ieri dal prefetto per parlare di sicurezza nei luoghi di vacanza. L’estate è ormai alle porte e le varie località turistiche della costa veneziana, da Sottomarina a Bibione, premono per avere garanzie sugli organici di polizia, carabinieri e finanza. La richiesta unanime è che agenti e militari possano arrivare il più presto possibile, già da maggio se possibile. Secondo le prime anticipazioni, dovrebbe essere 290 tra agenti e militari, quindi più o meno gli stessi numeri dello scorso anno da distribuire nelle varie località turistiche.

La riunione del “Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica” ha esaminato nel complesso la questione dei servizi di vigilanza sul litorale. Nei prossimi giorni il prefetto, Domenico Cuttaia, inoltrerà richiesta di rinforzi al ministero per garantire i livelli dell’ordine e sicurezza pubblica di residenti e turisti. Si teme che il fenomeno dell’abusivismo commerciale sulle spiagge possa esplodere in modo incontrollato. Già in questi giorni di timido sole hanno fatto capolino, in particolare a Jesolo, i primi venditori annunciando quella che potrebbe diventare una valanga nei mesi centrali dell’estate.

«Abbiamo chiesto che i rinforzi possano essere qui già da maggio», spiega il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, «e che per la nostra località possano aumentare sensibilmente, dalla quarantina dello scorso anno ad almeno 60 o 70. Inoltre confidiamo nella Provincia affinchè anche quest’anno metta a disposizione i suoi agenti che potranno essere preziosi, per esempio nei controlli per il traffico. Sarà un’estate molto calda sul fronte della sicurezza, perché la crisi si trascinerà molti disoccupati e, tra gli extracomunitari, tanti abusivi sulle spiagge con forti contrasti e una difficile convivenza con gli ospiti».

Il sindaco di Caorle, Luciano Striuli, fa parte dei sindaci che hanno invocato un incremento dei rinforzi: «L’estate è un periodo in cui varie situazione devono essere sotto controllo, e mi riferisco al problema dell’abusivismo sulle spiagge, la droga, i furti. La riunione del comitato ha focalizzato questi aspetti nell’ottica di una richiesta di rinforzi adeguata che possa rispettare gli standard dello scorso anno. Il prefetto formulerà la richiesta al ministero e confidiamo che i numeri di agenti e militari sul litorale possano aumentare».

Tutti i primi cittadini, compresi i sindaci di Eraclea, Cavalino, Bibione e Chioggia, sono stati concordi nel chiedere con insistenza che l’estate possa essere salvaguardata per sicurezza e ordine pubblico che è tra le richieste principali del mondo del turismo assieme alla sicurezza sanitaria, spesso discriminanti nella scelta».

da nuovavenezia.gelocal.it

Bibione in prima linea per la mamma coraggio Luigina Soldà e la figlia Michela

«Sono una mamma che chiede aiuto per far vivere mia figlia Michela»
Dopo “La Nuova Venezia” Luigina Soldà approda a “La Vita in Diretta” per raccontare la sua battaglia quotidiana per fare “respirare” la ragazza affetta da tetraparesi spastica

di Gian Piero del Gallo

luigina_solda_michela_bibioneA “La vita in diretta” il dramma di Michela che chiede al mare un respiro per vivere, ed il mare invia la brezza in quel camper parcheggiato su piazzale Zenith dove all’interno c’è lei in attesa di quel soffio vitale per la sua sopravvivenza. Sembra l’inizio di una favola ed invece è una cruda realtà iniziata 19 anni fa, quando Michela è venuta al mondo colpita da tetraparesi spastica gravissima con deficit respiratorio che solo vivendo più vicino possibile al mare si attenua.

Un calvario che Michela sta percorrendo da 19 anni con il suo corpo esile, martoriato da una serie di interventi chirurgici che consentono alla mamma Luigina, di metterla a sedere anche se per pochi minuti, su una carrozzina. Seppur ridotta, è un’alternativa alle rimanenti ore della giornata che Michela deve trascorrere distesa immobile a letto, in un camper che è diventato il suo mondo in cui si sono infranti i sogni e negato il futuro di giovane donna. Al suo fianco, da sempre, Luigina Soldà, che definire mamma coraggio potrebbe suonare riduttivo, visto che lei per la figlia ha sacrificato sé stessa, annullandosi come donna ma elevandosi sopra tutte, come madre.

«Ora però non ce la faccio più», ha detto Luigina a Mara Venier, «sono in mobilità e percepisco 800 euro al mese più l’invalidità e l’accompagnatoria di Michela che è invalida dalla nascita, non parla, non sta seduta, è distesa a letto salvo qualche minuto in carrozzina, ma ascolta, capisce e le piace vedere persone, cercando sempre un contatto, una carezza. Per vivere deve risiedere vicino al mare, è il suo farmaco salva vita». E Bibione ha risposto alla richiesta di aiuto; l’aveva già accolta lo scorso anno, avevano trovato anche la disponibilità di alcune case ma non avevano la comodità di accesso necessaria, quindi non è sempre facile trovare la risposta adeguata, nemmeno nella vicina Lignano.

Il sindaco Pasqualino Codognotto comunque ha preso l’impegno di ricercare una soluzione adeguata. «Ci stiamo impegnando perchè vorremmo trovare una soluzione almeno per l’intera estate», ha detto Codognotto, «ma abbiamo già visto che non è semplice coniugare l’infermità e le esigenze della ragazza con la disponibilità degli appartamenti che devono essere per forza di facile accesso».

da nuovavenezia.gelocal.it

Niente tassa di soggiorno per Lignano e Grado ; Caorle e Bibione sul piede di guerra

Spiagge “tax free” in Friuli, allarme a Caorle e Bibione
Preoccupa la campagna promozionale di Grado e Lignano alle fiere all’estero. Ma i sindaci Striuli e Codognotto confermano l’avvio della tassa per l’estate

bibione_spiaggia_5_stelle“Friuli Tax Free”: la polemica sulla mossa promozionale ai danni delle località balneari Venete che introdurranno l’imposta di soggiorno, arriva sul tavolo di Caorle e Bibione. È un dato di fatto, ormai, Caorle e Bibione adotteranno la tassa di soggiorno a partire dalla prossima stagione estiva 2013, ma a preoccupare i sindaci non è di certo la concorrenza di Grado e Lignano Sabbiadoro, le due località del Friuli Venezia Giulia dove, l’introduzione della tassa, non è un’ipotesi contemplata, soprattutto quando si pensa che saranno proprio alcune delle località dello stesso Veneto a non adottarla.

Il sindaco di Caorle, Luciano Striuli, tira dritto per la sua strada e non si lascia intimorire da questo “fuoco di paglia” perché, dice «la tassa ci è necessaria per poter garantire i beni primari ai cittadini e un servizio al turista di prim’ordine. Lignano Sabbiadoro e Grado potranno pure promuovere il loro essere “tax free”, ma se i conti si fanno alla fine, allora vorrò proprio vedere come potranno continuare a garantire servizi, manifestazioni ed eventi, soprattutto ora che lo Stato ha tagliato totalmente i contributi alle regioni.

Il fatto di essere regione a statuto speciale», continua Striuli, «non li salverà ancora a lungo in quanto, presto anche con loro, i conti con lo Stato verranno pareggiati e i tagli che subiranno saranno pari ai nostri». Secondo Striuli, dunque, la vera concorrenza non la farà l’incriminato slogan pubblicitario “Venite sulle spiagge del Friuli, dove non c’è alcuna tassa”, ma la faranno i fatti.

Nemmeno a Bibione il sindaco Codognotto ha ritirato la sua volontà di inserire la tassa di soggiorno, nonostante la vicinanza con la spiaggia di Lignano Sabbiadoro, ma rimane ferma la decisione di introdurla solamente nei mesi di alta stagione, cioè da giugno a fine agosto. L’idea di una Carta dei Servizi, poi, rimane tra i punti del programma politico del sindaco Striuli che, per Caorle, ne avrebbe ipotizzato l’inserimento, ma con la ferma consapevolezza che, questa, non potrebbe comunque sostituire il gettito garantito dalla tassa di soggiorno.

«La card servizi registrerebbe, forse, un terzo del gettito necessario a garantire i servizi al turista e ai cittadini e comunque punta ad un target diverso, cioè quello dei pendolari che restano nelle nostre spiagge tutto il giorno senza spendere nulla» spiega il sindaco di Caorle. «Ci sono molti aspetti da considerare tra cui la promozione, unico vero elemento di concorrenza, e senza la tassa, le cui cifre saranno decise presto assieme alla consulta sul turismo, non potrà essere garantita, per nessuno».

da portogruaro.net

Bibione bene il turismo estivo 2012

Turismo, tiene bene il litorale
Crescono Jesolo, Cavallino e Bibione, regge Caorle, in calo Eraclea e Chioggia

Oltre la crisi, Jesolo e Cavallino Treporti salvano la stagione e anzi guadagnano qualche punto. Soffrono località legate al turismo italiano, come Eraclea mare e Chioggia, in minima parte Caorle. Bene anche Bibione. Le tasche sempre più vuote degli italiani e di altri turisti europei, si riverberano negativamente sui pernottamenti, più che sugli arrivi. Le presenze infatti, registrano una netta flessione, complessivamente pari a -4,08.

Un decremento generale che riguarda tutti, con la sola eccezione di Jesolo che segna un +2,23%. Conseguenze principali del trend negativo dei pernottamenti sono la riduzione della permanenza media, che scende da 6,89 a 6,69 giorni, ma che in alcune aree comunali come Chioggia addirittura supera l’unità giornaliera.

Dall’altro lato, una potenziale contrazione dei fatturati, tecnicamente correlati più alle presenze che agli arrivi. Zoccolo duro restano i paesi di lingua tedesca, principale mercato di riferimento con una sostanziale tenuta, in generale per la Germania che ha +0,54% arrivi e +0,73% presenze, in leggera flessione per l’Austria: a-0,98% arrivi e -1,11% presenze. In flessione sia la Francia, -8,20% arrivi e -4,62% presenze, sia la Spagna, -21,80% arrivi e -20,39% presenze, sia i Paesi Bassi negli arrivi, -0,88%, e nei soggiorni , -4,89%. Dai positivi per la Svizzera e il Belgio. La Russia è in crescita costante a +21,87% arrivi e +21,85% presenze. Paesi come Ungheria, Polonia e altri dell’Est segnano rilevanti flessioni nei pernottamenti.

Nel Nord Europa, segnali positivi da Svezia , +16,61% arrivi e +13,36% presenze, Finlandia, Danimarca, Norvegia. «La leggera flessione dei flussi turistici dei primi 8 mesi conferma che il settore ha retto in termini numerici più che di fatturato», dice il presidente dell’Apt veneziana, Enrico Miotto, «un risultato che tutti avrebbero sottoscritto pochi mesi fa, quando la crisi, il terremoto in Emilia e gli annunci catastrofici di alcuni operatori facevano presagire che la stagione iniziasse sotto i peggiori auspici. Se da un lato il mercato italiano è dato in flessione, dall’altro quello nordeuropeo con i turisti russi ha confermato un trend interessante, anche se la vera nota positiva per il mare è la conferma di tedeschi e austriaci. Jesolo e Cavallino, con un’offerta turistica diversificata, e grazie alla vicinanza con Venezia, registrano migliori performance, mentre per Chioggia ed Eraclea pesa la dipendenza dal mercato italiano, in grave difficoltà».

da NUOVAVENEZIA.GELOCAL.IT

Bibione – Chioggia : presto nuova viabilità

«In due anni la nuova viabilità»
Chisso spiega le prossime mosse: dall’Autostrada del Mare alle tangenziali

«Sarà il 2015 il grande anno della viabilità sul litorale jesolano». Parola dell’assessore alla mobilità in Regione, Renato Chisso che vede tratto dopo tratto completarsi la rete della viabilità turistica di tutta la costa.

Dopo l’inaugurazione ufficiosa del sottopasso alla rotatoria Picchi, già aperto in attesa dell’ulteriore inaugurazione ufficiale a ottobre, si aprono nuovi scenari per le strade della costa veneziana, da Chioggia fino a Bibione.

«L’autostrada del mare», spiega Chisso, «sarà in gara entro la fine del 2013 e potrà essere realizzata per il 2015. Il casello di Meolo invece sarà pronto entro 2 mesi».

Per la prossima estate Jesolo, intanto, potrà contare su uno snodo completamente nuovo e fluido alle porte del lido che separa i flussi di traffico dal Cavallino, e questo è già un primo passo. Seguirà la circonvallazione di Jesolo verso piazza Torino. Poi avremo il casello a Meolo appunto, infine l’autostrada del mare che verrà realizzata in project financing (cioè realizzata da privati che si assicureranno anche il guadagno derivante dai pedaggi) con 270 milioni di euro, tutti dei privati.

Il project potrà anche prevedere un allargamento con altre 2 corsie di via Roma destra eliminando il problema delle code a Jesolo. «Stiamo risolvendo tutti i problemi e punti ciritici della viabilità verso il mare», sostiene Chisso, «perchè dobbiamo ricordare la tangenziale di San Stino, che collegherà anche a Caorle, e la tangenziale di Portogruaro, che collegherà a Bibione con il suo futuro casello. Dalla dorsale della A4 avremo queste aste di collegamente veloci e importanti. Concluderei con l’altra opera fondamentale, la Romea commerciale, che consentirà di completare la viabilità della costa veneziana da Chioggia a Bibione».

da NUOVAVENEZIA.GELOCAL.IT

Legambiente : allarme costa veneta

Allarme Legambiente: “In 9 anni cancellati 11 Km di costa in Veneto”
L’indagine è di Goletta Verde nella campagna dell’associazione ambientalista. Sotto accusa anche il progetto del mega villaggio turistico di Valle Vecchia e Brussa di Caorle

La trasformazione del paesaggio costiero veneto ha conosciuto negli ultimi decenni un’ascesa costante ed inesorabile: dei suoi 170 km di lunghezza, da Bibione (Venezia) a Porto Tolle (Rovigo), ben 61 km (36%), risulta essere trasformato da usi urbani ed infrastrutturali. Nel dettaglio, di questi, sono 24 i km di paesaggi urbani di alta densità, 33 i km di costa occupati da insediamenti di intensità più bassa e altri 4 da opere infrastrutturali.

Con l’espansione degli agglomerati urbani, costruzione di complessi turistici, case singole, ed in parte di porti ed infrastrutture, dal 1988 al 2007, sono stati cancellati 11 km di costa, cioé il 18% dell’intera urbanizzazione avvenuta in 2000 anni di storia. Una zona particolarmente a rischio è il tratto di costa da Caorle a Chioggia, dove ricadono 7 degli 11 km di costa divorati dal cemento.

L’indagine, presentata a Caorle, è di Goletta Verde nella campagna di Legambiente che assegna la bandiera nera all’ex giunta Sarto di Caorle per aver adottato il nuovo PAT che prevede il progetto del mega villaggio turistico di Valle Vecchia e Brussa di Caorle, che minaccia un’area dal tipico sistema dunario litoraneo. Lo studio rileva che, in seguito alla massiccia urbanizzazione sulla costa, i tratti di litorale ancora integri sono lunghi 109 km, di cui 49 km agricoli e 60 km naturali, ma la ragione della loro salvezza sta nel profilo geologico e geomorfologico che ne rende ardua l’urbanizzazione.

Analizzando la linea di costa nel particolare, dei 144 km di spiaggia, 26 sono irreparabilmente artificializzati. Dai dati che emergono dal dossier emerge che solo l’8 % del Veneto è costituito da aree costiere vincolate, che non ammettono nessun tipo di edificazioni, “una percentuale veramente troppo misera – rileva il presidente di legambiente Veneto Luigi Lazzaro -. Per invertire questa tendenza – conclude -, bisogna piuttosto puntare su attente politiche di salvaguardia di un patrimonio a rischio, estendendo il vincolo di in edificabilità ad altre zone SIC e ZPS, a partire da Caorle, fino ad Eraclea e Venezia, tanti sono i luoghi dove si può intervenire per promuovere la valorizzazione e la fruizione turistica delle aree naturali attraverso modelli alternativi rispetto alle solite colate di cemento”.

da VENEZIATODAY.IT

Almerigo Marini muore annegato a Bibione

Annaspa travolto dalle onde: 64enne di Fontaniva muore annegato a Bibione
Era in vacanza con figlia e nipoti. Trascinato a riva, l’uomo è
deceduto dopo un tentativo di rianimazione durato oltre 2 ore

di Marco Corazza

Due ore interminabili per cercare di rianimare Almerigo Marini, ma alla fine i soccorritori hanno dovuto arrendersi. L’uomo, 64 anni di Fontaniva, ieri poco prima di mezzogiorno stava facendo il bagno al largo di Bibione, in provincia di Venezia, disattendo la bandiera rossa, quando lo hanno visto annaspare ad un centinaio di metri dalla riva. Il mare agitato non ha di certo facilitato le operazioni di soccorso, ma quattro addetti al salvataggio della Bibione spiaggia sono accorsi subito per portare a riva il sessantaquattrenne. Per cercare di salvargli la vita sono arrivati in molti.

Quando infatti è scattata l’emergenza, gli addetti al piano “Estate sicura” hanno fatto alzare in volo l’elicottero di Padova, atterrato dopo una decina di minuti sulla piazzola attigua al Punto di primo intervento di via Maya.

Intanto in spiaggia, in prossimità della torretta 22 B antistante via Auriga, sono arrivati anche tre medici che si stavano godendo una giornata di vacanza. Luca Rossit, in servizio all’ospedale di Udine, Erica Piccoli che lavora al Cro di Aviano e Mauro Sguaidi, volontario alla Croce rossa di Milano, hanno avviato la procedura d’emergenza, praticando subito il tentativo di rianimazione. Per oltre due ore i medici hanno continuato la tecnica per mantenere il sostegno alle funzioni vitali, alternandosi ai colleghi del 118 e all’infermiera di spiaggia Cellina. Uno sforzo estenuante, ancor più per il gran caldo afoso che sta opprimendo il litorale.

Purtroppo verso le 14 i soccorritori hanno dovuto abbandonare ogni speranza, l’uomo è morto. Almerigo Marini, pensionato nel ramo tessile, era già sopravvissuto ad un brutto infarto che lo aveva colpito cinque anni fa. Nel fine settimana era arrivato a Bibione con la figlia e due nipoti, ospiti del condominio “Montecarlo” di via Cassiopea. Ieri lo stava per raggiungere anche la moglie, che è stata prontamente avvisata della tragedia. Intanto la Guardia Costiera di Bibione, intervenuta con il comandante Alessandro Tessariol, che coordina le indagini del magistrato, ha disposto il rilascio della salma ai famigliari.

da GAZZETTINO.IT

Bibione una spiaggia a 5 stelle : prenotazione online, ombrelloni a tre posti, wi-fi e dermatologo

Spiagge venete, sfida alla crisi Ombrelloni a 3 piazze e in rete
Dal dermatologo al wi-fi, tutte le coccole per turisti. Bibione a cinque stelle

Dal dermatologo all’ombrellone a «tre piazze», dalla prenotazione on-line alle isole per lo sport. Così le spiagge venete cercano di superare la crisi e la concorrenza di Spagna, Mar Rosso e Grecia. Questo mentre nel primo week-end di sole e temperature estive è scattato l’assalto alle spiagge con code sulle strade per il mare. Sulla riviera veneta in vetta alla classifica questa volta c’è Bibione che con un investimento di quasi 500mila euro esibisce per il 2012 una spiaggia «a cinque stelle».

Tra qualche giorno sarà la prima spiaggia ad attivare la prenotazione via internet per l’ombrellone su gran parte dell’arenile. Sarà sufficiente avere un computer collegato a internet e con pochi click si potrà scegliere il proprio «picchetto» sulla piantina del litorale, prenotarlo per uno o più giorni, pagare il tutto con carta di credito. In questo modo si evita ogni tipo di coda alla cassa, in particolare nei giorni di fine settimana. In altre località della riviera la prenotazione on-line è già attiva, ma limitata a ridotti settori di arenile.

Sempre restando a Bibione ecco spuntare per la famiglia l’ombrellone a «tre piazze» con la maggiorazione di un solo euro al giorno rispetto a quello tradizionale: a Lido del sole i maxi ombrelloni sono in paglia, con due lettini e una sdraio; nella zona delle terme sono quadrati con la stessa dotazione. Non solo: Bibione Spiaggia, ogni martedì di luglio e agosto metterà a disposizione dei turisti un dermatologo nelle sei isole di servizi in spiaggia, aree pic-nic tra le Terme e Lido del Sole, sei isole dello sport per beach tennis, beach volley e giochi per bambini; una tensostruttura da 500 metri quadrati in piazzale Zenith che diventerà, a seconda delle giornate, area fitness o di eventi in spiaggia, anche in caso di pioggia.

Mauro Zanutto – Enrico Bellinelli

da CORRIEREDELVENETO.CORRIERE.IT

Caldo africano, code in A4 per raggiungere le spiagge di Bibione, Caorle, Jesolo

Chilometri di coda per andare al mare: intasate la Triestina, la Romea e la A4
Primo week-end estivo, serpentoni verso le spiagge di Jesolo,
Caorle, Bibione e Chioggia. Tappo alla fine del Passante

di Monica Andolfatto

Ed ecco il tanto atteso esodo balneare. Ieri. Tutti in coda verso il mare. Nel primo vero week-end estivo, con la colonnina di mercurio oltre i trenta gradi, si è consumato puntuale l’assalto alle spiagge del litorale veneziano. Nessuna esclusa. A confermarlo i lunghi serpentoni di auto in fila e i persistenti rallentamenti che dal mattino si sono trascinati fino al pomeriggio inoltrato sulle principali direttrici che portano ai lidi di Chioggia, Caorle, Jesolo e Bibione.

I picchi di criticità verso le dieci quando sulla bretella dalla tangenziale di Mestre verso l’aeroporto la processione di macchine e camper è arrivata a quattro chilometri per l’innesto sulla Triestina, caratterizzata quest’ultima per l’intera giornata da un traffico continuo e intenso da Tessera a Jesolo. In A4 i vacanzieri delle ultime due settimane di giugno e i patiti della tintarella mordi e fuggi hanno avuto le avvisaglie dei disagi fin da Grisignano (Vicenza), dove a causa di un incidente non grave si sono trovati a procedere a passo d’uomo per una decina di chilometri.

Poi inevitabile il tappo a fine Passante, all’altezza di Quarto d’Altino dove da tre le corsie si riducono a due per di più delimitate dalle barriere di new jersey per i lavori della terza corsia: due i chilometri di coda segnalati da Cav nell’imminenza del casello, e poi circolazione a elastico fino a Portogruaro e oltre. E una volta fuori dall’autostrada ancora sofferenze come all’uscita della stessa città del Lemene dove il traffico era praticamente paralizzato sulla direttrice Bibione. Stesse condizioni di stop and go anche per coloro che avevano come destinazione Jesolo – dove la rotonda Picchi rimane uno dei scogli più impervi da dribblare – e Caorle prese di mira tanto da pendolari che da “stanziali” decretando il sospirato boom di presenze sotto l’ombrellone.

E medesimo scenario di veicoli-lumaca sotto il sole cocente pure all’altro capo del territorio sulla via per Sottomarina: Romea infatti sotto pressione fin da Mestre e quindi in corrispondenza del flusso proveniente dal padovano con inevitabile imbuto all’ingresso in città. Nota positiva, come spiega la Polstrada impegnata in un super lavoro di vigilanza, il fatto che non si è registrato alcun tamponamento o sinistro, bensì solo qualche mezzo in panne prontamente assistito.

E che sia davvero scoppiata la voglia di sole e mare lo attesta un altro indice sensibile, ovvero l’aumento di chiamate al Suem 118 per richieste di interventi nello località marine: «Si avverte in maniera chiara che la gente si sta muovendo» il commento dalla centrale.

da gazzettino.it