Archivi categoria: Storia

Fai : l’Oasi Val Grande di Bibione

I tesori del Fai
Tra le bellezze da scoprire. Dal teatro de la Sena all’oasi di Val Grande, due giorni tra bellezze storiche e naturalistiche

di Roberto Brumat

camping.de
camping.de

Ci sono luoghi nel Veneto, incantevoli per storia e arte, il più delle volte chiusi al pubblico. Oggi e domani, nella «Giornata Fai di primavera», il Fondo Ambiente Italiano ne aprirà eccezionalmente 32 nel Veneto, accessibili a contributo libero, nell’ambito dei 700 siti aperti in tutta Italia. I tesori del Fai che si potranno visitare sono molti nel Veneto. Torri e palazzi, chiese, ville e musei, oasi naturalistiche e parchi, meraviglie tutte da scoprire, ecco le principali. Nel Bellunese, a Feltre si potrà visitare il Teatro de la Sena, una Fenice in miniatura disegnata da Giannantonio Selva, decorata da Tranquillo Orsi. Nel Trevigiano, a Motta di Livenza e a San Polo di Piave c’è La Filanda di villa Rosa, una delle prime industrie della Marca, che mostra la lavorazione della seta a partire dall’allevamento dei bachi. Nel Veneziano a Bibione la Val Grande si apre alle visite naturalistiche domani dalle 9 alle 18. La valle da pesca si è formata durante la seicentesca costruzione del delta del Tagliamento.

A Venezia, il bello del quattrocentesco Palazzo Barbaro sul Canal Grande si ammira già salendo le gotiche scale esterne per accedere ai due saloni. Nella magione acquistata nel 1885 dalla famiglia Curtis di Boston, il romanziere Henry James scrisse Il carteggio Aspen (ingresso per i soli soci Fai 10-13 e 13-14. Ore 16.30 ultima visita). In piazza San Marco a Venezia il negozio Olivetti presenta le macchine del tempo all’interno di artistici spazi (orario 10,30- 17,30). Ca’ Corner della Regina, sede della Fondazione Prada, sarà aperta al pubblico dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 16.30 (ultima visita). Ca’ Corner della Regina è un palazzo affacciato sul Canal Grande costruito tra il 1724 e il 1728 da Domenico Rossi per conto della famiglia dei Corner di San Cassiano, sorge sulle rovine del Palazzo in cui nacque Caterina Corner, futura regina di Cipro. Nel Rodigino, a Polesella visita a Santa Maura, uno dei rari borghi sorti nella golena del Po (oggi dalle 14 alle 18,30 e domani 10-13 e 14-18). Nel Padovano a Piove di Sacco la visita a Villa Soranzo Crotta Bragato dà l’idea di come vivessero, nel ritiro di campagna, i nobili veneziani del Seicento, in ambienti raccolti e raffinati, al fresco della barchessa, nel giardino (ingresso per i soli soci Fai, dalle 10,30 alle 17,30).

A Vicenza la zona archeologica del Duomo di Vicenza ha portato alla luce nel dopoguerra i resti di una chiesa a cinque navate, demolita per far posto all’odierna Santa Maria Maggiore iniziata nel Duecento e su cui nel 1557 lavorò anche Palladio. Ma ancora più sotto esistono le tracce di una basilica paleocristiana. Nella stessa area anche i resti di una domus romana del I secolo (visite dalle 10 alle 18). A Bassano si visita il Palazzo Comunale detto «la prima casa dei bassanesi». Lo volle la comunità nel 1700 e venne ultimato nel 1726. A sud del palazzo si ammira la pregiata loggia del 1405 con soffitto a cassettoni e stemmi podestarili. Poche le tracce degli affreschi che Jacopo da Ponte vi dipinse nel 1558 (apertura domani con prenotazione obbligatoria, dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17). A Verona i tesori dei Fai sono di tipo naturalistico: la fattoria didattica Al Giarol Grande e il vecchio Lazzaretto, spazi ricreativi dove conoscere i prodotti biologici, traghettare su gommoni, o assistere a manifestazioni ludico- culturali (oggi 9,30- 15, domani 9,30- 15,30). Sempre a Verona, oggi è prevista una biciclettata alla scoperta dei gioielli nascosti del territorio: dalle Risorgive di Montorio allo storico Lazzaretto (con visita guidata). Si parte alle 9.15 dalla centralissima piazza Bra.

da corrieredelveneto.corriere.it

Cosa visitare da Bibione : le Porte Monumentali di Palmanova

Cosa vedere a Palmanova

Le Porte Monumentali, sono gli unici edifici visibili dall’esterno della Fortezza e conservano ancora in parte le caratteristiche architettoniche originarie e danno il nome alle tre borgate distinte. Il piano superiore delle porte, il cassero, non ha comunicazione diretta col piano terra, si può accedere solo salendo le rampe laterali.

Esse presentano una struttura comune: al piano terra una corte quadrata centrale attraversata dalla via di accesso, due porticati a triple arcate, ciascuno dotato di nicchie con camino, alcuni accessi ai locali del corpo di guardia e a quelli riservati ai gabellieri.

In caso di assedio, i nemici sarebbero riamasti intrappolati nella corte centrale interna, mentre dal dongione (cassero), posizione superiore privilegiata, si poteva controllare e colpire gli assalitori.

Porta Aquileia un tempo chiamata Marittima, fu la prima ad essere innalzata nel 1598. Rivestita in pietra d’Istria, presenta una sola garitta centrale, con le sue volute barocche, le eleganti decorazioni, i fregi e gli stemmi, viene considerata la più ricca ed elegante, di Palmanova che si addiceva all’ingresso principale di rappresentanza, dal quale entravano i Provveditori Generali della Fortezza e gli ospiti illustri.

Porta Cividale, costruita fra il 1604 ed il 1605, è rivestita in bugnato rustico con pietra bianca e grigia, presenta delle linee più robuste e severe della Porta Aquileia. Dotata di due torrette di guardia collegate da una balaustra con pilastrini disposti ad angolatura frontale.
All’interno della parte superiore della Porta è stato allestito il Museo Storico Militare.

Porta Udine, costruita come la Porta Cividale fra il 1604 ed il 1605 ha la sua facciata in pietra bianca e grigia ed è caratterizzata da due colonne accostate a fianco dell’unico ingresso e da quattro lesene poste alle estremità. Sopra la cornice sono collocate due garitte e due guglie che un tempo fiancheggiavano un leone di San Marco in pietra. All’interno della porta sono ancora visibili le due ruote del ponte levatoio azionato da un argano

La piazza D’Armi e la Piazza Grande di Palmanova, è posta perfettamente al centro della Fortezza in uno  spazio perfettamente esagonale. Costituita di un basamento in pietra d’Istria, con al centro l’alto stendardo, simbolo della fortezza, su questa piazza si affacciano eleganti ed importanti palazzi, tra cui il Duomo Dogale, il Palazzo del Provveditore Generale, il Palazzo del Governatore alle Armi, la Loggia della Gran Guardia, il Palazzo del Monte di Pietà.

Interessanti sotto il profilo artistico le undici statue collocate all’imbocco di ogni strada che sfocia all’interno della piazza con la raffigurazione dei Provveditori Generali della Fortezza.

Supermarecross Trofeo Gaetano Di Stefano a Bibione

Doppio round pasquale per il Supermarecross
Sabato gli specialisti della sabbia correranno a Bibione, lunedì a Francavilla al Mare

I Campionati Internazionali d’Italia Supermarecross – Trofeo Gaetano Di Stefano ritornano a Bibione, in Veneto, dopo il successo fatto registrare nella passata stagione confermando che questa disciplina è altrettanto apprezzata anche al nord e non è solo prerogativa delle regioni del sud.

Dopo l’esordio di questa località durante l’edizione 2011 del Supermarecross, si è voluto a tutti i costi ritornare sul litorale Veneto per estendere maggiormente lo spettacolo delle “gare sulla sabbia” anche al nord, emanazione del concetto di trasportare in tutta Italia il Supermarecross. Bibione poi, ed il suo efficientissimo Moto Club BB1 Bibione, sono garanzia di successo in quanto a location ed organizzazione.

E’ per questo che il sodalizio e la cittadina veneta sono pronti ad ospitare, ancora una volta, un evento delle grandi occasioni che come anticipato si svolgerà in notturna. La pista verrà illuminata da potenti fari che aggiungeranno ulteriore pathos al già consolidato spettacolo che i “paladini della sabbia” sapranno abbondantemente offrire al pubblico che vorrà intervenire.

Il ritrovo per questo appuntamento è focalizzato ancora presso il Piazzale Zenith dove verrà allestito il paddock e dove sull’arenile antistante sorge il tracciato di gara; questo a tutto vantaggio del pubblico che comodamente e gratuitamente potrà assistere alle funamboliche esibizioni dei centauri godendo di una tribuna più unica che rara, con il meraviglioso mare di Bibione sullo sfondo. I piloti inizieranno a saggiare la pista già nel pomeriggio, con le prove libere e le manche di qualificazione, poi al calare della sera si accenderanno i riflettori e sotto la loro potente luce si contenderanno la vittoria nelle varie classi.

In merito ai protagonisti dopo le due prove andate in scena vi è quasi un’assoluta parità nelle quattro categorie presenti. Nella MX1 viaggiano a pari punti l’inglese Alfie Smith (Yamaha-JK Racing) e il nostro Felice Compagnone (Honda-Pardi Racing). Ma mentre il primo non sarà presente a questo doppio appuntamento perché impegnato nel Mondiale Motocross, per Compagnone è questa l’occasione per incrementare il punteggio in classifica. A distanza viaggiano vicini in questa classe Pasquale Carbone (KTM-FRC Racing) e Danilo Amodeo (Honda-Pardi Racing), rispettivamente terzo e quarto in classifica provvisoria.

continua

da OMNICORSE.IT

Val Grande di Bibione : scavi villa marittima “Mutteron dei Frati”

SCAVO DELLA VILLA MARITIMA
(PARS URBANA) DEL “MUTTERON DEI FRATI”

di Vincenzo Gobbo

Nel mese di Agosto degli anni 1991 e 1994 sono stati condotti dalla Soprintendenza Archeologica per il Veneto due saggi di scavo ai piedi del rilievo sabbioso comunemente noto con il nome di “Mutteron dei Frati”, situato all’interno dell’azienda agricola “Val Grande” di proprietà del signor Giacomo Ferri.

Lo scavo, diretto dalla dott. Pierangela croce Da Villa e condotto dallo scrivente, ha avuto lo scopo di analizzare le presenze archeologiche nell’area compresa entro le foci del Canal dei Lovi ed il Tagliamento al fine di individuare le possibili caratteristiche tipologiche degli insediamenti costieri d’epoca classica.

A seguito di alcune ricognizioni preliminari di superficie, che hanno confermato l’esistenza di strutture affioranti presso il lato meridionale del colle, si decideva di verificare con un saggio di scavo le informazioni desunte dai numerosi interventi precedenti nell’area in esame. La zona interesdsata dal saggio è un’ampia radura quadrangolare, priva di vegetazione di superficie d’alto fusto, che corrisponde all’area scavata nel 1932 dal prof. Aulo Gelio Cassi.

Lo scavo, reso possibile dalla disponibilità del proprietario che metteva a disposizione alcuni suoi operai, ha portato alla luce parte di una grande villa signorile d’epoca romana, composta da sette stanze, tre delle quali pavimentate con mosaici.

A causa dei numerosi scavi risalenti al secolo scorso, che hanno permesso l’asportazione di gran parte del materiale archeologico, si sono potuti recuperare solo pochi reperti, la maggior parte dei quali appartiene alla categoria dei pesi da rete di forma sferoidale con foro centrale. Sono stati raccolti anche tre esemplari del bollo su tegola “Ti PANSIANA” ed un frammento di tegola con bollo “C. TITI HERMEROTIS”.

Molto importante è la monetina dell’imperatore Onorio (395-423 d.C.) rinvenuta all’interno dell’impasto di malta che legava gli elementi edilizi di un muro divisorio; essa presenta al dritto il volto dell’imperatore incoronato con un diadema di perle, al rovescio il comune motivo della Vittoria che trascina un prigioniero. Questa piccola moneta ci permette di datare con precisione la costruzione del muro e parallelamente l’edificazione di tutto il complesso occidentale.

continua

da VALGRANDEBIBIONE.COM